Rizoartrosi

Rizoartrosi2019-01-07T17:46:17+02:00

Project Description

La rizoartrosi è una forma di osteoartrosi degenerativa che colpisce la base del pollice. È una malattia comune nelle donne di età superiore ai 40 anni, causa una deformazione del pollice e rende molto dolorosi e difficoltosi i movimenti di presa e di pinza, creando così numerose limitazioni nella vita di tutti i giorni (es. afferrare una maniglia, aprire la portiera dell’auto, ecc.).

Il dolore è provocato dallo sfregamento delle ossa (causato dal consumo della cartilagine) e dalla presenza di “becchi” ossei artrosici che agiscono come spine, irritando così i tessuti.

E’ la più frequente artrosi primaria dell’arto superiore poiché nel movimento della presa ‘a pinza’ del pollice si scarica tutta l’energia di stretta sull’articolazione trapezio-metacarpale.

EZIOPATOGENESI

E’ sicuramente una malattia ereditaria in cui giocano importanti ruoli diversi co-fattori: la lassità intrinseca della capsula legamentosa trapezio-metacarpale, la forma a sella più o meno arrotondata del trapezio e l’attività manuale pesante soprattutto nella stretta della pinza del pollice. E’ preponderante nel sesso femminile.

DIAGNOSTICA

Una semplice radiografia della mano è sufficiente per diagnosticare la rizoartrosi e il suo stadio.

TRATTAMENTO

Il trattamento riabilitivo è il primo approccio per allievare i sintomi dolorosi della rizoartrosi. La riabilitazione si compone di diverse fasi, dalla realizzazione di tutori su misura, esercizi fisioterapici e di nozioni di “Economia Articolare”, ovvero gesti che il paziente può mettere in atto per svolgere attività quotidiane, limitando così il sovraccarico del pollice.

Se il dolore causato dalla rizoartrosi diventa insopportabile, è indicato l’intervento chirurgico che viene eseguito in Day surgery e richiede l’anestesia dell’intero braccio.

Il pollice sarà immobilizzato per 3 settimane con un gesso o un tutore.

La fisioterapia inizia dopo 21 gg e puo’ essere auto-guidata o con il supporto di un fisioterapista.

Molteplici sono le tecniche chirurgiche: artrodesi, protesi, artroscopia. Personalmente, quando possibile, preferisco eseguire l’intervento chirurgico di emi o trapezectomia e artroplastica biologica con tenosospensione di uno degli ALP intorno al FRC.  Questo intervento permette di togliere il dolore e ricostruire l’articolazione senza impiantare materiale estraneo metallico.

Il decorso post-operatorio comporta l’utilizzo di un gesso sintetico per 3 settimane e dopo la rimozione si eseguono esercizi di fisioterapia attiva ottenendo un recupero completo di forza e movimento in circa  2-3 mesi.

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