Project Description
L’articolazione della caviglia o tibio-tarsica è facilmente interessata da processi artrosici degenerativi sia primari sia secondari alla sua vulnerabilità verso fattori traumatici anche ripetuti. L’invecchiamento precoce di questa articolazione con l’usura e la degenerazione della superficie cartilaginea causa la perdita del movimento e il dolore durante la deambulazione ma spesso anche a riposo e di notte.
Sono ormai frequenti anche casi di persone giovani, che in seguito a episodi traumatici singoli o multipli , rimangono affetti da questo quadro di degenerazione articolare e non riescono ad accettare l’idea di essere diventati degli invalidi, che non riescono più a fare sport, passeggiare, guidare e lavorare.
CLINICA
Il dolore durante la deambulazione ma anche a riposo, la rigidità articolare tibio-tarsica, la deformità con ingrossamento della caviglia sono i primi sintomi e segni della patologia.
Per una corretta diagnosi è solitamente sufficiente una radiografia della tibio-tarsica mentre RM e TC possono essere di supporto nel planning pre-operatorio.
INTERVENTO CHIRURGICO
La scelta dell’intervento deve tenere conto, oltre al grado di degenerazione e limitazione funzionale, dell’età, delle condizioni generali e delle aspettative del paziente.
Di fronte ad un quadro di artrosi grave, la sostituzione articolare della tibio-tarsica mediante protesi è oggi l’intervento che, pur con delle indicazioni limitate, offre ad un paziente la possibilità di ottenere un significativo recupero funzionale e un miglioramento della qualità della vita, sicuramente maggiori rispetto all’unica alternativa che è l’artrodesi, o blocco totale, della caviglia.
Ovviamente il successo e la durata di un intervento, dipendono anche da un buon uso e da corrette scelte di vita da parte del paziente.
Ci sono varie protesi di caviglia in commercio, sono il risultato di una progressiva evoluzione e miglioramento dei materiali. La scelta dipende dalle valutazioni personali e dall’esperienza di ogni chirurgo.
L’intervento è poco invasivo, l’accesso chirurgico è diretto, anteriore, la durata è di circa un’ora. Il decorso post-operatorio, salvo complicazioni è piuttosto rapido con ricovero di 2-3 giorni ed inizio immediato di fisioterapia attiva con kinesi immediata della caviglia e carico progressivo dopo circa 2 settimane. Il recupero delle normali funzioni avviene circa in circa 2/3 mesi.
Negli ultimi anni ho frequentato il corso Stryker per utilizzare il robot Mako nella chirurgia protesica di anca e ginocchio ottenendo il brevetto e attualmente eseguo interventi di protesica robotizzata.

